mercoledì 28 dicembre 2011

ROSASCO

ROSASCO
Una fredda mattinata invernale; un'aria gelida che - come si dice da noi - "taglia la faccia", tira dal nord. Sembra quasi che voglia nevicare; il cielo è grigiastro con qualche venatura azzurra, non presagisce alcunché di buono. La piazza è deserta. è quell'ora interlocutoria, verso metà mattina, quando la gente è già andata da un pezzo a lavorare - il paese vive ancora esclusivamente di agricoltura - e le donne hanno già fatto la spesa (l'abitudine è quella antica di scendere presto a fare le compere di giornata). La guerra è finita da due o tre anni, il bar è vuoto: non c'è ancora l'usanza dei perditempo che passano la giornata seduti al caffè; i ragazzini sono a scuola. E poi, c'è quest'aria gelida che non invoglia affatto a scendere in strada. Oltretutto, la piazza è vasta, poco riparata, sembra ancora più fredda. Qualche passante occasionale si tiene dalla parte opposta della strada, in cerca del minimo riparo che possono offrire i muri delle case che fiancheggiano le due strade che chiudono la piazza su due lati.
Siamo nel centro di Rosasco, nella Lomellina nord-occidentale, a un tiro di schioppo dal Sesia. II paese vanta antichissime origini, evidenziate dalla presenza di due importanti resti di un complesso fortificato databile intorno al secolo x: un alto torrione merlato che si erge ai margini del centro abitato, solitario e imponente, e un tozzo, poderoso rivellino in cui s'apre un ingresso che porta, ancora oggi, al quartiere detto "del Castello". Quest'ultimo è situato alla sinistra della parrocchiale di San Valentino, davanti alla quale s'apre la piazza.
A un tratto, la piazza non appare più deserta: un nuovo personaggio è comparso all'improvviso - arrivato non si sa come, non si sa da dove - sul selciato della piazza. Qualche passante lo ha notato, casualmente, di sfuggita.
Incurante dell'aria gelida, è praticamente immobile sulla sinistra della chiesa, intento a guardare chissà cosa. Nessuno gli presta attenzione più di tanto, e nessuno si accorge quando se ne va. Il giorno dopo, lo sconosciuto è di nuovo sul posto. E lo è ancora due giorni dopo. Sempre lì, puntuale, alla stessa ora, nella stessa posizione - metro più, metro meno, - intento a guardare in direzione del rivellino del castello.
Ormai più d'uno, in paese, si è accorto di quella strana presenza, e qualche curioso si è preso la, briga di osservarlo con maggior attenzione. Decisamente anziano, lunghi baffi e barba ben curati, bianchi; lunghi capelli inanellati sulle spalle, dello stesso argenteo colore. Nonostante il freddo pungente e l'età apparentemente avanzata, non porta cappello. Se l'aspetto è distinto, signorile, l'abito è, a dir poco, strano, anche se nessuno riesce a definire concretamente in che cosa consista questa stranezza, poiché sulle spalle porta un ampio mantello scuro, lungo, dal quale a malapena spunta un paio di pantaloni ugualmente scuri. Ma forse non sono nemmeno pantaloni, sembrano una calzamaglia.
Nessuno riesce a vederlo in volto; al massimo di profilo, o di tre quarti. Volta sempre le spalle al lato nord della piazza (ove sorgono le case), lo sguardo ostinatamente rivolto al vetusto rivellino. Curiosamente, non uno solo degli abitanti del "castello" (il rione che si stende al di là del rivellino stesso) lo ha mai visto: la sua presenza viene avvertita soltanto da chi transita sulla strada. Nessuno lo vede mai arrivare, nessuno lo vede mai andarsene. C'è, e basta. Non c'era prima, non c'è dopo. Si muove poco: abbozza qualche passo sulla destra o sulla sinistra, ma non arriva mai a compierlo del tutto, così da sembrare quasi immobile. Le sue osservazioni non sono molto lunghe, dieci, forse dodici minuti, mai di più. Ma che cosa guarda, che cosa cerca, il misterioso signore? Il reverenziale rispetto che incute la sua persona -« sembra un nobile medievale, » azzarda qualcuno - impedisce ai rari spettatori di farsi avanti, di chiedere ulteriori informazioni. Anche perché il rispetto sconfina rapidamente nella paura, nonostante il fantastico personaggio non mostri minimamente atteggiamenti ostili. Tra l'altro, vista l'ora in cui frequenta la piazza, a poterlo osservare sono soprattutto donne, casalinghe che passano per caso in strada, qualcuna che sbircia dalla finestra..., si sa, le donne sono impressionabili, credulone, più inclini alla superstizione, disposte a credere a spiriti e fantasmi. Così, timidamente, comincia a farsi strada la voce che "il signore distinto" sia il fantasma di qualche nobile del castello, assassinato in epoche antichissime, che ritorna per vedere chi abita oggi il castello stesso e quindi vendicarsi. Non si possono azzardare nomi, poiché la storia antica di Rosasco è del tutto sconosciuta ma - perdiana - dev'essere proprio così. Nessuno dei pochi che hanno la ventura di vederlo si meraviglia quindi di rivederlo per molti giorni ancora, quasi immobile ai margini della piazza, incurante del freddo pungente, avvolto nel suo mantello scuro, il volto, che nessuno riesce mai a vedere, teso verso l'ingresso del castello. Non lo si vede arrivare, non lo si vede andare via.
La storia va avanti per diverse settimane, finché un mattino, verso le dieci, il "signore distinto" non c'è; passano i minuti, ma non arriva. Non lo si vedrà mai più. Forse ha rinunciato ai suoi propositi di vendetta, forse si è reso conto che ciò che ha cercato per tanto tempo non è più qui. Forse non è più ritornato per la delusione di vedere cos'è stato fatto del "suo" castello. Può darsi che il "distinto signore" sia ancora lì, ma in un'altra dimensione spazio-temporale, ad aspettare il suo assassino.
Probabilmente - anzi sicuramente - ai rosaschesi (quei pochi che hanno avuto la fortuna di vederlo) la sua presenza mancherà un poco, nonostante quell'accenno di paura che la sua figura incuteva. Ma non è detto che fra qualche secolo, o in un altro tempo, o in un'altra vita, non ritorni a vedere il "suo" castello; basta avere pazienza.

One cold winter morning , cold air - as we say - "cut face" , it pulls from the north. It almost seems like he wants to snow , the sky is gray with some blue veining , not presage anything good . The square is deserted. that time is interim , mid- morning , when people are already long gone to work - the country still lives exclusively on agriculture - and women have already been shopping ( the old habit is to get in early to make the compere of the day). The war has been over for two or three years , the bar is empty : there is still the custom of the time wasters who spend their days sitting in the cafe , the kids are in school. And then there is this air that is not cold at all makes you want to take to the road. Moreover , the square is vast, little sheltered , it seems even colder . Some occasional passer takes the opposite side of the road , looking for the slightest shelter that can offer the walls of the houses that line the two roads that enclose the square on both sides.
We are in the center of Rosasco , Lomellina in the north-west , at a stone's throw from the Sesia. The country boasts ancient origins, highlighted by the presence of two important remains of a fortified complex dating from around the tenth century : a high embattled tower which stands on the edge of town, solitary and imposing, and a stocky, powerful rivellino where s ' opens an input port , even today, the area known as " the Castle" . The latter is located to the left of the parish of St. Valentine, which opens in front of the square.
Suddenly , the square is no longer deserted : a new character appeared suddenly - how come you do not know , do not know where - on the pavement of the square. Some passer-by noticed him , casually , in passing.
Oblivious to the freezing air , it is virtually immobile on the left of the church, intent on watching something. No one pays attention to much, and no one notices when he leaves . The next day , the stranger is back in place. And yet two days later. Always there , on time, at the same time , in the same position - feet more , less meter , - intent on looking in the direction of the barbican of the castle.
Now more than one, in the country, has noticed the strange presence , and some took the curious , trouble to observe it more closely . Definitely old , long mustache and beard well-groomed , white , long curly hair on the shoulders , the same silvery color. Despite the bitter cold and seemingly advanced age , do not wear the hat. If the appearance is distinct, elegant , the dress is , to say the least , odd, even if no one can concretely define what constitutes this oddity , because on the shoulders wearing a dark cloak , long, from which barely check a pair of pants too dark . But perhaps they are not even pants, tights seem .
No one can see it in his face, to the maximum profile , or three quarters. Always turn their backs on the north side of the square ( where are the houses), the gaze stubbornly turned to the ancient lunette . Curiously, not a single one of the inhabitants of the " castle " (the district that stretches beyond the lunette itself) has ever seen : his presence is felt only by those who pass on the street. No one ever sees it coming, no one ever sees him leave. There , that's all. There was no before , no after . It moves a little : sketched a few steps to the right or the left, but never get to perform it at all, so as to appear almost motionless . His comments are not very long , ten, not twelve minutes, never more. But what looks , what do you look for the mysterious lord ? The reverential respect that inspires his people - " it looks like a medieval noble ," someone dares - prevents rare viewers to come forward to ask for further information. Also because the respect borders quickly in fear, despite the fantastic character does not show the slightest hostile attitudes . Among other things, given the time in which frequents the square, to observe it are mostly women , housewives who pass by chance in the street , someone peeking through the window ... , you know , women are impressionable , gullible , more prone to superstition , willing to believe in spirits and ghosts. Thus, shyly , his voice began to emerge that the " gentleman " is the ghost of some noble castle , who was murdered in ancient times , coming back to see who lives today the castle itself and then revenge. You can not venture names , as the history of ancient Rosasco is completely unknown but - gosh - it must be so. None of the few who have the good fortune to see it, then wonder to see him for many days yet , almost motionless at the edge of the square , oblivious to the biting cold , wrapped in his dark cloak , the face that no one can ever see , tended towards the ' entrance to the castle . Do not you see it coming, do not see it go away.
The story goes on for several weeks , until one morning , about ten o'clock , the " gentleman " is not there; minutes pass , but it does not come. I do not see you ever again. Maybe he has given up his plans for revenge , perhaps he realized that what he sought for so long is no longer here . Maybe it has not returned to the disappointment of seeing what has been done "his" castle. It may be that the " distinguished gentleman " is still there, but in another dimension of space and time , waiting for his murderess .
Probably - indeed certainly - to rosaschesi ( those few who have been lucky enough to see it) will miss his presence a little, despite that hint of fear that his figure aroused . But it is said that in a few centuries , or at another time or in another life , do not come back to see "his" castle, just be patient .

Un froid matin d'hiver , l'air froid - comme on dit - " coupé le visage " , il tire du nord . Il semble presque comme il veut neige , le ciel est gris avec une certaine veines bleu, pas présager rien de bon. La place est déserte . que le temps est provisoire , en milieu de matinée , quand les gens sont déjà disparu depuis longtemps de travailler - le pays vit encore exclusivement sur l'agriculture - et les femmes ont déjà fait des emplettes ( la vieille habitude est d'obtenir au début de faire l'animateur de la journée ) . La guerre est terminée depuis deux ou trois ans , la barre est vide : il ya toujours la coutume des pertes de temps qui passent leurs journées assis dans le café , les enfants sont à l'école . Et puis il ya cet air qui n'est pas du tout froid vous donne envie de prendre la route . En outre , la place est vaste , peu à l'abri , il semble encore plus froid . Un passant occasionnel prend le côté opposé de la route , à la recherche du moindre abri qui peut offrir les murs des maisons qui bordent les deux routes qui entourent la place des deux côtés .
Nous sommes dans le centre de Rosasco , Lomellina dans le nord -ouest , à un jet de pierre de la Sesia . Le pays bénéficie d' origines anciennes , mis en évidence par la présence de deux importants vestiges d'un complexe fortifié datant de partout dans le Xe siècle : une tour crénelée haute qui se dresse sur le bord de la ville , solitaire et imposante , et un trapu , puissant Rivellino où l ' ouvre un port d'entrée , même aujourd'hui , la zone connue comme " le château " . Ce dernier se trouve à la gauche de la paroisse de Saint-Valentin , qui s'ouvre en face de la place .
Soudain , la place n'est plus déserte : un nouveau personnage est apparu soudainement - comment se fait que vous ne savez pas , ne savent pas où - sur le trottoir de la place . Certains passant par le remarque , en passant, en passant .
Sans se soucier de l' air glacial , il est pratiquement immobile sur la gauche de l'église , l'intention de regarder quelque chose . Personne ne fait attention à beaucoup , et personne ne remarque quand il partira. Le lendemain , l'étranger est en place. Et pourtant, deux jours plus tard . Toujours là , à l'heure, dans le même temps , dans la même position - pieds plus , moins compteur , - l'intention de regarder dans la direction de la barbacane du château .
Maintenant plus d'un , dans le pays , a remarqué la présence étrange , et certains ont pris les curieux , la peine de l'observer de plus près. Certainement vieux, longue moustache et barbe soignée , blanc , de longs cheveux bouclés sur les épaules , la même couleur argentée . Malgré l'âge froid et apparemment avancée amer , ne pas porter le chapeau . Si l'apparence est différente , élégante , la robe est , pour dire le moins , étrange , même si personne ne peut définir concrètement ce qui constitue cette bizarrerie , car sur les épaules portant un manteau sombre , long, à partir de laquelle consultez peine une paire de pantalons trop sombres . Mais peut-être qu'ils ne sont même pas des pantalons , collants semblent .
Personne ne peut le voir dans son visage , au profil maximale , ou les trois quarts . Mettez toujours le dos sur le côté nord de la place ( où sont les maisons ) , le regard obstinément tourné vers l'ancienne lunette . Curieusement , pas un seul des habitants de la "château" ( le quartier qui s'étend au-delà de la lunette elle-même) n'a jamais vu : sa présence se fait sentir que par ceux qui passent dans la rue . Personne ne voit jamais venir, personne ne voit jamais le quitter. Voilà, c'est tout . Il n'y avait pas avant , pas après . Il bouge un peu : esquissé quelques pas vers la droite ou la gauche , mais jamais à l'accomplir à tous , de manière à apparaître presque immobile . Ses commentaires ne sont pas très long , dix , douze minutes plus jamais . Mais ce que les regards , qu'est-ce que vous regardez pour le seigneur mystérieux ? Le respect révérencieux qui inspire son peuple - " il ressemble à un noble médiéval , " quelqu'un ose - empêche les téléspectateurs rares à se présenter pour demander des informations complémentaires . Aussi parce que le respect des frontières rapidement dans la peur , malgré le caractère fantastique ne montre pas les moindres attitudes hostiles . Entre autres choses , compte tenu du temps qui fréquente la place , de l'observer sont principalement des femmes , des femmes au foyer qui passent par hasard dans la rue , quelqu'un regardant à travers la fenêtre ... , vous savez , les femmes sont impressionnables , crédule , plus enclin à la superstition , prêts à croire aux esprits et aux fantômes . Ainsi , timidement , sa voix a commencé à émerger que le «gentleman» est le fantôme de quelque noble château, qui a été assassiné dans les temps anciens , de revenir pour voir qui vit aujourd'hui le château lui-même , puis la vengeance . Vous ne pouvez pas aventurer noms , comme l' histoire de l'ancienne Rosasco est totalement inconnu mais - dieu - il doit en être ainsi . Aucun des rares qui ont la chance de le voir , puis me demande de le voir pendant plusieurs jours encore , presque immobile au bord de la place, inconscients du froid mordant , enveloppé dans son manteau sombre , le visage qui ne peut jamais voir , tend vers l' ' entrée du château . Ne voyez-vous pas venir, ne voyez pas disparaître.
L'histoire se passe pendant plusieurs semaines , jusqu'à ce que , un matin , vers dix heures , le «gentleman» n'est pas là ; minutes passent , mais il ne vient pas . Je ne vous vois plus jamais . Il a peut-être renoncé à ses plans de vengeance , peut-être qu'il s'est rendu compte que ce qu'il cherchait depuis si longtemps n'est plus ici . Peut-être qu'il n'est pas revenu à la déception de voir ce qui a été fait «son» château. Il se peut que le «gentleman distingué " est toujours là , mais dans une autre dimension de l'espace et du temps , en attendant sa meurtrière .

Probablement - bien sûr - à rosaschesi ( les quelques personnes qui ont eu la chance de le voir ) ratera sa présence un peu, malgré ce soupçon de peur que son chiffre excité. Mais il est dit que dans quelques siècles , ou à un autre moment ou dans une autre vie , ne reviennent pas de voir «son» château, juste être patient .

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