mercoledì 28 dicembre 2011

SARTIRANA LOMELLINA

SARTIRANA LOMELLINA

Il Castello, del XIV secolo, è il più grande della Lomellina. Fu edificato da Iacopo dal Verme, su ordine di Gian Galeazzo Visconti. Infeudato nel 1522 agli Arborio di Gattinara, fu più volte rimaneggiato negli interni: nel 1934 fu donato ai Savoia-Aosta che, dopo l' ultima guerra lo cedettero ai privati. Ha pianta quadrangolare, fossato, cortile interno e quattro torri agli angoli, tra le quali una cilindrica, la più significativa. Attualmente è sede della Fondazione Sartirana Arte. Nelle sale interne troviamo il Museo per gli Argenti Contemporanei, per l' oreficeria contemporanea, per le arti tessili, per la grafica d' arte...

La Dama in Bianco ( e il castello della paura)
Sartirana è oggi un paese ben noto a livello nazionale e internazionale; la sua notorietà è legata alla presenza, nel centro del paese, del castello nel quale, dopo essere pervenuto in mani private qualche decennio fa (già proprietà dei Savoia, era appartenuto in precedenza agli Arborio di Gattinara e, prima ancora, agli Sforza e ai Visconti), è stata avviata una intensa attività culturale di altissimo livello.
Di fronte all'ingresso principale del castello, in un angolo della piazzetta antistante, sorge uno splendido pozzo ottocentesco, in stile romantico, fatto costruire dall'allora duca di Sartirana, Alfonso Arborio di Gattinara.
La vita del borgo scorre tranquillamente, senza scosse, senza fatti degni di nota, come quella di ogni centro agricolo; una vita fatta di serene consuetudini: il lavoro nei campi o nell'azienda agricola, i pasti, le serate in famiglia, qualche bicchiere di vino all'osteria. II classico tran-tran contadino; gli anni del boom economico non solo sono ancora lontanissimi, ma nemmeno immaginabili. La sera a letto presto, la sveglia all'alba.
Ma, una notte, accade un fatto veramente insolito, strabiliante. Siamo negli anni Trenta, in una tiepida notte di inizio estate. Un avventore lascia l'osteria più tardi del solito. Forse la partita a carte si è protratta oltre misura, forse qualche bicchiere di troppo, forse un'animata discussione politica con gli amici... Sta di fatto che la mezzanotte è già passata. È tardi, troppo tardi; bisogna affrettarsi verso casa. II tiratardi s'incammina, s'appresta ad attraversare la piazza del Castello, poi s'arresta all'improvviso: una figura femminile, elegantemente vestita di bianco, eterea, si aggira nella piazza. II suo corpo emana una debole luminescenza, lunare, il viso è in ombra ma dalle movenze sembra giovane, tra i trenta e i quarant'anni.
L'esterrefatto, involontario spettatore non crede ai suoi occhi, se li stropiccia una, due volte.., forse il vino?... forse il sonno?... Ma no, la donna è ancora lì, leggera, dal
l'ingresso del castello si è diretta verso i l pozzo, sembra solo sfiorare la terra... II beone ora è ben convinto di non star sognando. Fa un passo avanti, per vedere meglio "la signora in bianco". Ma la bianca figura si è accorta della presenza dell'uomo. Si ritrae di scatto, torna sui suoi passi. Attraversa il ponte che porta al portone del castello, scavalcando l'antico fossato. A metà dei ponte, ancora prima di essere entrata, scompare nel nulla. L'uomo percorre rapidamente i pochi metri che lo separano dal ponte, guarda e riguarda in giro, scruta ogni angolo. Nulla; nessuna traccia, nessun segno della presenza di un essere umano nella piazza. Un brivido insistente continua a percorrergli la schiena. Si dirige a casa, quasi di corsa. La famiglia dorme, per fortuna. Non ne parla con alcuno, nemmeno il giorno dopo, per paura di essere preso per visionario, o per matto. Si confida molti giorni dopo con un amico, all'osteria. II quale amico, naturalmente, lo prende per matto o, almeno, per ubriacone. E la storia finisce lì... Ma, dopo qualche settimana, la "signora in bianco" riappare. Bianca, leggera, eterea, il volto in penombra. E, questa volta, a vederla è un altro, che il giorno dopo racconta ai compagni di lavoro della sua "visione" notturna, qualcuno si ricorda dell'incerto racconto dell'altro amico, le due narrazioni vengono confrontate: coincidono. La "visione" è la stessa; uguale la figura, uguali i movimenti, uguale la sequenza visiva, attimo per attimo. Non può certo essere un sogno.
Si comincia timidamente a parlare di fantasmi. Qualcuno, un po' per divertirsi, un po' per vera curiosità, indugia fino a dopo la mezzanotte in osteria per potersi trovare nella piazza all'orario fatidico; piccoli gruppi si accordano per appostamenti furtivi. Inutilmente. La bianca figura si guarda bene dal ricomparire, forse ben sapendo di essere spiata. Per fortuna, la vicenda resta circoscritta a pochi amici. Gli scaltri contadini non ne parlano in giro, forse per il solito timore  di essere considerati ubriaconi o, forse, per tenere gelosamente per sé la straordinaria avventura.
E, quando l'interesse per vicenda sembra venire meno, quando gli amici hanno ormai sospeso gli appostamenti, quando tutti meno se l'aspettano, la "signora in bianco" - come viene ormai ufficialmente chiamata - torna a fare la sua passeggiata notturna. Questa volta è un'apparizione ancora più fugace della precedente: il "fantasma" (ma questa definizione è volutamente evitata) è avvistato quando sta ormai per imboccare il ponte d'ingresso al castello, e subito scompare. Non c'è dubbio: è lei.
Verrà vista molte altre volte, nei mesi successivi. Sempre lo stesso copione. Dal ponte verso il pozzo (qualche volta sembra indugiare un po' più a lungo accanto al pozzo, a volte sembra guardavi dentro), e ritorno, poi scompare, nel nulla. Nessuno, dei pochi fortunati che l'hanno avvistata, è mai riuscito a vederla in volto.
Chi è la "signora in bianco"?
Intanto i tempi sono cambiati. È cominciata una guerra, la vita, non facile prima, è diventata dannatamente difficile. Ora il problema è sopravvivere. La bianca visione viene ben presto dimenticata. Ma forse anche lei ha i suoi problemi, visto che nessuno l'ha più rivista.
La guerra finisce, la vita si normalizza dovunque, anche nei piccoli borghi rurali. Ma c'è tutto un tessuto sociale da ricomporre, c'è un mondo da ricostruire. E non c'è più tempo da dedicare a una stupida storia di fantasmi, di cui, tra l'altro, non si ricorda quasi più nessuno. E, forse, la bianca signora si è stancata delle sue passeggiate notturne. Forse, ha trovato pace in qualche altra dimensione. Forse si è offesa per l'incredulità che avrà sicuramente avvertito farsi avanti in questo nuovo mondo moderno. Sta di fatto che nessuno l'ha mai più rivista.
Ma chi era la "signora in bianco"?


The castle of the fourteenth century , is the largest of Lomellina . It was built by Jacopo dal Verme , on the order of Gian Galeazzo Visconti. Fief in 1522 to Arborio Gattinara , the interior was remodeled several times : in 1934 it was donated to the Savoy -Aosta , after the ' last war gave it to individuals. He quadrangular moat , courtyard and four towers at the corners, including a cylindrical , the most significant. It currently houses the Sartirana Art Foundation . In the inner rooms we find the Museum of Contemporary Silver , for the ' contemporary jewelery , textile arts , graphics d ' art ...

The Lady in White ( and the castle of fear)
Sartirana today is a country well known nationally and internationally , and his fame is linked to the presence in the center of the village, the castle in which, after having been received in private hands a few decades ago ( already owned by the Savoy, had belonged previously the Arborio Gattinara and , before that, the Sforza and Visconti ) , was initiated an intense cultural activity at the highest level .
Opposite the main entrance of the castle, in a corner of the square in front , there is a beautiful well -century , romantic style , built by the then Duke of Sartirana , Alfonso Arborio Gattinara .
The life of the village runs quietly , smoothly , without facts worthy of note, like that of every agricultural center , a life of serene habits : working in the fields or on the farm, meals, family evenings , a few glasses wine tavern. II grind classic peasant , the years of the economic boom not only are still far away , but not even imaginable . In the evening in bed early, wake up at dawn .
But, one night , it happens that a really unusual , amazing . We are in the thirties, on a warm night in early summer . A customer leaves the tavern later than usual . Maybe the card game lasted beyond measure , perhaps too many to drink , maybe a lively political discussion with friends ... The fact is that midnight has passed. It's late, too late, you have to rush back home. II clubbers he walks , prepares to cross the square of the castle, then stops suddenly , a female figure , elegantly dressed in white, ethereal , roams the streets. His body gives off a faint glow of light , the moon , the face is in shadow , but the movements seem young , between thirty and forty.
The shocked , involuntary spectator can not believe his eyes , rubs them if once or twice .. maybe the wine? ... maybe you sleep? ... But no, the woman is still there, lightly, from
the entrance to the castle is directed towards the well , it seems only touch the ground ... II guzzler is now well convinced of not dreaming. He takes a step forward, the better to see the " lady in white " . But the white figure became aware of the presence of man. It portrays shooting back on his feet . Cross the bridge that leads to the front door of the castle, climbing over the ancient moat. In the middle of the bridge , even before its entry disappears into thin air. The man quickly runs through the few feet separating him from the bridge, looking and looking around, peering around every corner. Nothing, no trace , no sign of the presence of a human being in the square. A shiver insistent continues to run down his back. He heads home, almost running . The family sleeps , thankfully. Do not talk about it with anyone, not even the next day, for fear of being taken for a visionary or crazy. It is hoped many days later with a friend, the tavern. II as a friend, of course, takes him for a madman , or at least for a drunkard . And the story ends there ... But after a few weeks , the " lady in white " reappears. White , light, ethereal , his face in shadow . And , this time , to see it is another , that the day after telling fellow workers of his " vision " at night, does anyone remember the uncertain story of the other friend , the two narratives are compared : the same. The "vision " is the same , of the same shape, the same movements , the same visual sequence , moment by moment . It certainly can not be a dream.
It begins timidly to talk about ghosts. Someone , a little ' for fun, a little ' for real curiosity lingers until after midnight in the pub in order to find the square fateful timetable ; small groups agree to stealthy ambushes . To no avail. The white figure is careful not to reappear , perhaps knowing of being watched . Fortunately , the story remains limited to a few friends. The wily peasants do not talk about, perhaps for fear of being regarded as the usual drunks or , perhaps, to be jealously for themselves the extraordinary adventure .
And, when interest in each other seems to be lost, when friends have now ceased stalking , when everyone least expects it , the " lady in white " - as it is now officially called - back to do his nightly walk . This time it is even more fleeting apparition of the former : the "ghost " (but this definition is deliberately avoided ) is seen when it is now to take the bridge at the entrance to the castle, and immediately disappears. There is no doubt she is.
Will be seen many times in the following months . Always the same script . From the bridge to the well (sometimes seems to linger a bit ' longer at the well , sometimes it seems you looked inside ) , and back, then disappears into thin air. None of the lucky few who have sighted , was never able to see her face .
Who is the " lady in white " ?
Meanwhile, times have changed . It started a war , life is not easy before , it has become damn hard . Now the problem is to survive . The white vision is soon forgotten. But perhaps she, too, has its problems , because no one has seen her .
The war is over , life returns to normal everywhere , even in small rural villages . But there is a whole social fabric to be reassembled , there is a world to rebuild. And there is no more time to devote to a silly ghost story , which , among other things, can not remember hardly anyone . And, perhaps , the white lady is tired of his night walks . Perhaps , he found peace in some other dimension . Perhaps you are offended by the incredulity that will surely be felt later in this new modern world. The fact is that no one has ever seen her .
But who was the " lady in white " ?

Le château du XIVe siècle , est le plus grand de la Lomellina . Il a été construit par Jacopo dal Verme , de l'ordre de Gian Galeazzo Visconti . Fief en 1522 à Arborio Gattinara , l'intérieur a été rénové à plusieurs reprises : en 1934 , il a été donné à la Maison de Savoie - Aoste , après la «dernière guerre, il a donné aux individus . Il quadrangulaire douves , cour et quatre tours aux angles , y compris une forme cylindrique, le plus important . Il abrite actuellement la Fondation Art Sartirana . Dans les salles intérieures , nous trouvons le Musée de l'argent contemporain , pour le « bijou contemporain , arts textiles , graphiques d 'art ...

La Dame en blanc ( et le château de la peur )
Sartirana est aujourd'hui un pays bien connu à l'échelle nationale et internationale , et sa renommée est liée à la présence dans le centre du village , le château dans lequel , après avoir été reçu en mains privées , il ya quelques décennies (déjà détenue par la Maison de Savoie , avait appartenu auparavant l' Arborio Gattinara et , avant cela, les Sforza et Visconti ) , a été lancé une intense activité culturelle au plus haut niveau .
Face à l'entrée principale du château , dans un coin de la place en face , il ya une belle bien - siècle, de style romantique , construit par le duc puis d' Sartirana , Alfonso Arborio Gattinara .
La vie du village tourne tranquillement , sans heurts , sans faits dignes de mention , comme celle de tous les centres agricoles , une vie d'habitudes serein : travailler dans les champs ou à la ferme , repas , soirées familiales , quelques verres taverne . II moudre paysan classique , les années du boom économique, non seulement sont encore loin, mais pas même imaginable . Dans la soirée, au lit tôt , réveiller à l'aube .
Mais , une nuit , il arrive qu'un vraiment inhabituel , extraordinaire . Nous sommes dans les années trente , par une chaude nuit en début d'été . Un client quitte la taverne plus tard que d'habitude . Peut-être que le jeu de cartes a duré au-delà de la mesure , peut-être trop à boire , peut-être un débat politique animé avec vos amis ... Le fait est que minuit est passé. Il est tard, trop tard , vous avez à se précipiter à la maison. II clubbers il marche , se prépare à traverser la place du château, puis s'arrête soudain , une silhouette féminine , élégamment vêtue de blanc , éthéré, erre dans les rues . Son corps dégage une faible lueur de la lumière , la lune , le visage est dans l'ombre , mais les mouvements semble jeune , entre trente et quarante .
L' , spectateur involontaire choqué n'en croit pas ses yeux, les frotte si une ou deux fois .. peut-être le vin ? ... peut-être vous dormez ? ... Mais non, la femme est toujours là , à la légère, de
l' entrée du château est dirigée vers le bien , il semble toucher le sol ... II goinfre est maintenant bien convaincu de ne pas rêver . Il fait un pas en avant , pour mieux voir la " dame en blanc " . Mais le chiffre blanc est devenu courant de la présence de l'homme . Il décrit la prise de vue sur ses pieds . Traversez le pont qui mène à la porte d'entrée du château , s'élevant au-dessus de l'ancien fossé . Au milieu du pont , avant même son entrée disparaît dans les airs . L'homme s'exécute rapidement dans les quelques mètres qui le sépare du pont , en regardant et en regardant autour , regardant autour de chaque coin . Rien , aucune trace , aucun signe de la présence d'un être humain dans la place . Un insistante de frisson continue à fonctionner dans son dos . Il dirige la maison , presque en courant . La famille dort , heureusement . Ne pas en parler avec personne, pas même le lendemain , de peur d'être pris pour un visionnaire ou fou . On espère beaucoup de jours plus tard, avec un ami , la taverne . II comme un ami, bien sûr, le prend pour un fou , ou au moins pour un ivrogne . Et l'histoire s'arrête là ... Mais après quelques semaines , la " dame en blanc " réapparaît . Blanc, lumière , éthéré, son visage dans l'ombre . Et , cette fois , pour voir , il est une autre , que le jour après avoir dit à des collègues de sa «vision» dans la nuit , personne ne me souviens de l'histoire incertaine de l'autre ami , les deux récits sont comparés : le même . La "vision" est le même, de la même forme , les mêmes mouvements , la même séquence visuelle , instant par instant . Il ne peut certainement pas être un rêve .
Il commence timidement à parler de fantômes . Quelqu'un , un peu pour le plaisir , un peu de véritable curiosité persiste après minuit dans la pub pour trouver le calendrier fatidique carré ; petits groupes acceptent de furtif embuscades . En vain . Le chiffre blanc est prudent de ne pas réapparaître, sachant peut-être d'être regardé . Heureusement , l'histoire reste limitée à quelques amis . Les paysans rusés ne parlent pas , peut-être de peur d'être considérés comme les ivrognes habituels ou , peut-être , d'être jalousement pour eux-mêmes l'extraordinaire aventure .
Et , lorsque l'intérêt de l'autre semble être perdu , quand des amis ont cessé de harcèlement criminel , quand tout le monde s'y attend le moins , la " dame en blanc " - comme il est maintenant officiellement appelé - de retour pour faire sa promenade nocturne . Cette fois, c'est encore plus éphémère apparition de l'ancien : le «fantôme» ( mais cette définition est délibérément évité ) est vu quand il est maintenant de prendre le pont à l'entrée du château , et immédiatement disparaît . Il ne fait aucun doute qu'elle est .
On le verra à plusieurs reprises dans les mois suivants . Toujours le même scénario . Depuis le pont pour le bien ( semble parfois à s'attarder un peu plus au puits , il semble parfois que vous regardé à l'intérieur) , et à l'arrière , puis disparaît dans les airs . Aucun des quelques chanceux qui ont repéré , n'a jamais pu voir son visage .
Qui est la " dame en blanc " ?
Pendant ce temps , les temps ont changé . Il a commencé une guerre, la vie n'est pas facile avant , il est devenu sacrément dur . Maintenant, le problème est de survivre . La vision blanc est vite oublié. Mais peut-être , elle aussi , a ses problèmes , parce que personne ne l'a vu .
La guerre est finie , la vie revient à la normale partout, même dans les petits villages ruraux . Mais il ya tout un tissu social à être remontés , il ya un monde à reconstruire . Et il n'y a plus de temps à consacrer à une histoire de fantôme idiot, qui , entre autres choses , je ne me souviens presque personne . Et , peut-être , la dame blanche est fatigué de ses promenades nocturnes . Peut-être , il a trouvé la paix dans une autre dimension . Peut-être vous êtes offensé par l'incrédulité qui va sûrement se faire sentir plus tard dans ce nouveau monde moderne . Le fait est que personne n'a jamais vue .

Mais qui était la " dame en blanc " ?

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