ALBONESE
La ricchezza di acque risorgive della zona ha generato più di una leggenda. Una tra le più popolari è legata a un fontanile che scaturisce nelle campagne tra Albonese e Cilavegna, dove ora si trova la stazione ferroviaria. Essa ha per protagonisti gli esseri umani e un mostro buono che proprio nel fontanile aveva fissato la sua residenza. Si narra che, in un giorno nevoso, il mostro, anzi, il cucciolo di mostro, serenamente addormentato nel suo letargo invernale sul fondo del fontanile, fosse stato destato da un rumore insolito. Affiorato dallo specchio d'acqua, si era reso conto che il rumore che l'aveva molestato era il pianto dirotto di un bambino che cercava di afferrare un fiocco di neve, pericolosamente proteso verso l'acqua. Il piccolo mostro aveva afferrato al volo il bimbo e l'aveva deposto incolume sulla riva, dalla quale il piccolo si era allontanato in fretta. Il giorno successivo il mostro ricevette la visita della madre del bambino che, per ringraziarlo, aveva portato un cesto di pane bianco. Alla vista dello strano essere la donna, più incuriosita che impaurita, si rese conto che nulla gli umani avevano da temere da lui e decise di fare partecipi della sua scoperta gli abitanti del borgo che, ascoltata la storia, decisero di "adottare" il cucciolo di mostro. Da allora gli fu permesso di vivere nel fontanile, e mai gli fu fatto mancare il pane fresco. Per contropartita gli fu chiesto soltanto di vegliare onde nessun rischiasse di nuovo di cadervi. Gli fu però concesso di uscir qualche volta, allo scopo di portare tra i borghigiani un po' di salutare terrore dell'inferno.
Passarono i secoli, e il mostro, diventato adulto, forse troppo pigro per cercarsi una diversa sistemazione, non lasciò mai più il fontanile. E forse è ancora là, in costante veglia affinché nessun altro bambino rischi di cadere nell'acqua...
C'è anche chi considerava il mostro del fontanile un vero e proprio orco, che di preferenza gradiva bambini (e adulti) che si macchiavano di malefatte!
Una versione leggermente differente ha invece come protagonista un cavallino nero che poteva sbucare all'improvviso dal bosco della roggia (l'acqua) e costringere i passanti alla fuga scalciando e impennandosi.
In queste favole si rintraccia la tradizione pagana degli "spiriti dell'acqua" e la credenza che alcune presenze incantate presidiassero e proteggessero la comunità.
The monster
in the fountain
The
abundance of water springs in the area has generated more than a legend. One of
the most popular is connected to a spring that flows in the countryside between
Albonese and Cilavegna , where now stands the railway station. It has as its
protagonists humans and a good monster that just at the fountain had fixed his
residence. It is said that , on a snowy day , the monster , indeed , the little
monster, peacefully asleep in his winter hibernation at the bottom of the
trough , he was awakened by an unusual noise . Surfaced from the mirror of
water, he realized that the noise had molested was the tears of a child who was
trying to catch a snowflake , leaning dangerously towards the water. The little
monster had jumped at the child unharmed and had laid on the shore , from which
the little they had left in a hurry. The next day the monster he received the
visit of the mother of the child who , to thank him , he had brought a basket
of white bread. At the sight of the strange woman be more curious than afraid ,
he realized that humans had nothing to fear from him and decided to share in
his discovery that the inhabitants of the village , heard the story , they
decided to " adopt" a puppy monster . Since then he was allowed to
live in the fountain , and he was never made to miss the fresh bread. To offset was asked only to watch the waves of
falling again risked no . He was , however, allowed to 'll go out sometimes ,
in order to bring a bit of the villagers ' wholesome terror of hell. Centuries passed , and the monster
, grow up, perhaps too lazy to look for a different accommodation, never left
the fountain . And maybe it's still there, in constant vigil so that no other
child's risk of falling into the water ... Some even considered the monster of
the fountain a real ogre , which preferably disliked children (and adults) who
are stained by the misdeeds ! A slightly different version instead has as its
protagonist a black pony that could emerge suddenly from the forest of the
canal (the water ) and forcing passers-by to escape kicking and rearing . In
these tales can be traced to pagan tradition of the " water spirits "
and the belief that some presences enchanted presidiassero and would protect
the community.
Le monstre dans la fontaine
L'abondance
des sources d'eau dans la région a généré plus qu'une légende . Un des plus
populaires est relié à une source qui coule dans la campagne entre Albonese et
Cilavegna , où se trouve aujourd'hui la station de chemin de fer . Elle a pour
protagonistes les humains et une bonne monstre qui vient à la fontaine avait
fixé sa résidence . Il est dit que , un jour de neige , le monstre , en effet ,
le petit monstre , paisiblement endormi dans son hibernation au fond de la cuve
, il a été réveillé par un bruit inhabituel . Surface du miroir d'eau , il
s'est rendu compte que le bruit avait molesté était les larmes d'un enfant qui
essayait d'attraper un flocon de neige, se penchant dangereusement vers l'eau .
Le petit monstre avait sauté sur l'enfant sain et sauf et avait posé sur la
rive , d'où le peu qu'ils avaient quitté à la hâte. Le lendemain, le
monstre qu'il a reçu la visite de la mère de l'enfant qui , pour le remercier ,
il avait apporté un panier de pain blanc . A la vue de l'étrange femme soit
plus curieux que peur , il s'est rendu compte que les humains n'avaient rien à
craindre de lui et a décidé de partager sa découverte que les habitants du village
, ont entendu l'histoire , ils ont décidé "d'adopter " un chiot
monstre . Depuis lors, il a été autorisé à vivre dans la fontaine , et il n'a
jamais été fait manquer le pain frais . Pour compenser il a été demandé que pour regarder les vagues de tomber de
nouveau risqué pas . Il a été , cependant, permis to'll sortir parfois, afin
d'apporter un peu de terreur salutaire des villageois de l'enfer . Siècles
passés , et le monstre , grandissent , peut-être trop paresseux pour chercher
un logement différent , n'ont jamais quitté la fontaine . Et c'est
peut-être encore là , en veille constante de sorte que le risque de tomber dans
l'eau , et aucun autre enfant ... Certains ont même considéré comme le monstre
de la fontaine un véritable ogre , qui de préférence les enfants détestés (et
les adultes ) qui sont colorées par les méfaits ! Une version légèrement
différente a lieu comme protagoniste un poney noir qui pourrait émerger soudain
de la forêt du canal ( l'eau ) et en forçant les passants à échapper à coups de
pied et l'élevage . Dans ces contes peuvent être attribués à la tradition
païenne des « esprits de l'eau » et la croyance que certaines présences
enchantés presidiassero et se protéger la communauté .
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