MORTARA
Basilica di San Lorenzo. Di difficile datazione l' atto di nascita della collegiata mortarese di San Lorenzo, tuttavia lo si può far risalire intorno al 1300. Ne sarebbe autore l' architetto Bartolino Blotti di Giovanni. La chiesa appartiene allo stile gotico-lombardo del XIV secolo, la sua pianta è rettangolare, con i lati più lunghi che si univano ai minori della facciata e dell' abside. Al suo interno vanta dipinti del Procaccini, di Gaudenzio Ferrari, di Bernardino Lanino, una pala di G.B. Crespi detto il Cerano, una tela settecentesca di Panfilo Nuvoloni e altre attribuite alla scuola del Carracci. Nella Cappella di San Giuseppe si osserva il meraviglioso Presepio dorato dello scultore Lorenzo da Mortara del 1490. Troviamo inoltre una copia del famoso Sacro Cuore di Ludovico Pogliaghi.
Abbazia di Santa Croce. Iniziata nel 1080 da Adamo da Mortara, servì come chiesa madre dell' ordine Mortariense, fusosi nel 1448 con quello Lateranense di Roma. L' originaria chiesa fu benedetta da Papa Urbano II nel 1096 e ricostruita nel 1596 su disegni di Pellegrino Tibaldi. L'interno ad una sola navata, con quattro cappelle per ciascun lato, conserva preziosi dipinti del XVI secolo di Bernardino Ferrari, del Moncalvo, e della scuola del Cerano.
Abbazia di Sant' Albino. Dedicata in origine a S. Eusebio, è tra i più noti monumenti della Lomellina.Essa risale al V secolo, anche se fu più volte rimaneggiata. Venne dotata nel 114 di un collegio canonicale dal celebre abate Alcuino Albino, già consigliere di Carlo Magno. Nel Medioevo, per i pellegrini provenienti dalla Britannia e dalla Francia e diretti a Roma, Sant Albino rappresentò una tappa spirituale obbligata sul percorso della via Francigena. La chiesa, già ristrutturata nel secolo xi, fu ricostruita nel1540 in seguito al crollo della facciata e di parte della navata; lo stile architettonico nasce dunque da un originale accostamento fra lo stile romanico, ben riconoscibile nell'abside, e lo stile rinascimentale, evidente nella navata e nella facciata, dotata di frontone triangolare e alla quale è anteposto un porticato a tre fornici disassato rispetto alla facciata stessa. Il campanile a base quadrata fu anch'esso ricostruito dopo essere stato distrutto nel 1253 dalle soldataglie milanesi. Sul lato meridionale del porticato è addossato un fabbricato rurale, probabile sopravvivenza dell'antico convento annesso al tempio, oggi in gran parte diroccato, sta subendo dei restauri.
Abbazia di Santa Croce. Iniziata nel 1080 da Adamo da Mortara, servì come chiesa madre dell' ordine Mortariense, fusosi nel 1448 con quello Lateranense di Roma. L' originaria chiesa fu benedetta da Papa Urbano II nel 1096 e ricostruita nel 1596 su disegni di Pellegrino Tibaldi. L'interno ad una sola navata, con quattro cappelle per ciascun lato, conserva preziosi dipinti del XVI secolo di Bernardino Ferrari, del Moncalvo, e della scuola del Cerano.
Abbazia di Sant' Albino. Dedicata in origine a S. Eusebio, è tra i più noti monumenti della Lomellina.Essa risale al V secolo, anche se fu più volte rimaneggiata. Venne dotata nel 114 di un collegio canonicale dal celebre abate Alcuino Albino, già consigliere di Carlo Magno. Nel Medioevo, per i pellegrini provenienti dalla Britannia e dalla Francia e diretti a Roma, Sant Albino rappresentò una tappa spirituale obbligata sul percorso della via Francigena. La chiesa, già ristrutturata nel secolo xi, fu ricostruita nel
Sul fianco destro della chiesa sussistono i resti del chiostro, a loggiato in muratura con architravi in legno e con una finestra gotica trecentesca modanata con motivi agresti; presso il fianco sinistro si apre una testa di fontanile circondata da lussureggiante vegetazione.
All'interno sono osservabili, nella parte destra, tre affreschi eseguiti nel 1410 da un Giovanni da Milano e raffiguranti Sant'Antonio abate, Il battesimo di Gesú e una Madonna in trono con sant'Albino, sant'Agostino e il committente. Sui mattoni accanto a quest'ultimo affresco si notano numerosi segni ivi incisi dai pellegrini in memoria del loro passaggio; la data più antica riscontrabile è il 1100. I monaci di S. Albino furonoprobabilmente in lotta con i Canonici Mortaresi di S. Croce. L' ordine fu soppresso da Pio II, quando la badia fu retrocessa a commenda. S. Carlo Borromeo, in visita apostolica, nel 1578 invocò un azione di restauro. Nella piccola chiesa convivono lo stile rinascimentale della facciata e dalla navata ad aula e lo stile romanico dell' abside e del campanile. L' abside romanica ad archetti pensili è illuminato da tre finestre a tutto sesto. Il piccolo campanile risale al XIII secolo. All' interno si possono osservare affreschi di Giovanni da Milano del 1410 e una pregiata tavola di Paolo De Calino.
L'altare dei morti
Durante la dominazione longobarda la cittadina che oggi è chiamata Mortara era nota con il toponimo di Pulchra Silva ("Silvabella"), che echeggiava boschi lussureggianti ricchi di selvaggina.
Secondo la leggenda fu la sanguinosa battaglia tra il vincente Carlo Magno e lo sconfitto longobardo Desiderio a farne modificare il nome il nome in Mortis Ara, ovvero "altare della morte". Nel secolo viii i longobardi, guidati dal re Desiderio, erano minacciati dal re franco Carlo Magno. Nel sistema delle alleanze di allora, Carlo Magno aveva sì sposato Ermengarda, figlia di Desiderio, che però avrebbe ripudiato nel 771.
L'esercito dei winnili (questo era il vero nome del popolo proveniente dalla Pannonia; il termine "longobardi" altro non è che il soprannome italico loro attribuito a posteriori) aveva già subìto pesanti sconfitte e una nuova battaglia, avvenuta alle Chiuse di Susa, aveva visto una ulteriore disfatta longobarda. Le truppe in rotta, al comando di Desiderio, defluivano lentamente da occidente verso oriente. Il 12 ottobre 773 un nuovo attacco franco fermò le stanche forze longobarde in Lomellina, nella località chiamata Pulchra Silva.
La battaglia infuriò, cruenta, per l'intera giornata. I winnili si difesero strenua
mente, ma dovettero soccombere alle preponderanti, meglio armate e meglio organizzate truppe di Carlo Magno.
Si dice che, al termine dello scontro, fossero rimasti morti sul terreno 32.000 franchi e 44.000 longobardi e un numero imprecisabile di feriti. Il lato meno convincente della vicenda è che, del combattimento, citato da cronisti di epoche posteriori, sul terreno mortarese non sono mai stati trovati la minima traccia né il minimo reperto. Alquanto strano, per una battaglia che impegnò centinaia di migliaia di soldati con armi, animali da soma e salmerie. Storia o leggenda? Tant'è.
Se la vittoria, vera o leggendaria, sorrise a Carlo Magno, fu però pagata dal re franco a caro prezzo, poiché dovette piangere la morte di due suoi più valorosi paladini,Amelio d'Alvernia e Amico di Beyre, la cui morte ispirò molte canzoni di gesta francesi. Entrambi francesi, amici d'infanzia, dopo molte traversie si erano arruolati insieme nell'esercito franco. Nati nello stesso giorno, morirono nel medesimo istante sul campo di battaglia. Dietro suggerimento del vescovo di Vercelli, Carlo Magno dispose una sepoltura separata in due chiese diverse, ma i loro corpi sarebbero stati ritrovati in seguito inumati nella stessa tomba. L'evento miracoliso consentì la beatificazione dei due personaggi e avvallò una più degna sepoltura nell'abbazia di Sant'Albino, resa degna e fastosa per benevolenza dello stesso Carlo Magno.
La via francigena
Mortara-Garlasco
Località di arrivo : Garlasco, Piazza del Duomo
Durata totale tragitto : 6h 00'
Distanza coperta (Km): 20,97
Difficoltà : Media
Classificazione
Periodo consigliato : Primavera, Estate, Autunno
Mezzo utilizzato : A piedi
Segnaletica :
Nessun cartello
Specifiche
Tratti asfaltati (%) : 35
Tratti sterrati (%) : 61
Mulattiere e sentieri (%) : 5
Dislivello in salita (m): 0
Dislivello in discesa (m): 15
Quota massima raggiunta (m): 110
Note sul percorso : Una luga tappa, inaspettatamente bella, tra campagne, canali, cascine, risaie. Assaporeremo il gusto di camminare senza guardare dove mettiamo i piedi, immersi nei nostri pensieri. Nelle belle giornate vedremo a Nord il Monte Rosa e tutto l'arco alpino. Molto belli i paesaggi riflessi nell'acqua dei canali e delle risaie (quando sono inondate).
Lasciandoci alle spalle la stazione di Mortara, proseguiamo diritto per Via Garibaldi, che seguiamo fino al Municipio, dove giriamo a sinistra per Contrada San Lorenzo, Via Pollini, all'incrocio con Contrada di Loreto giriamo a sinistra, e quindi subito a destra, attraversiamo l'incrocio con Via Ariosto e giriamo a destra per Via Pavese. Dopo circa 500m prendiamo a sinistra Via Case Bianche, superiamo la circonvallazione e proseguiamo diritto, imboccando una bella strada bianca. Alla fine del bosco proseguiamo diritto, costeggiando il canale; la strada s'inoltra nei campi, superiamo il Diramatore Destro del Canale Cavour e proseguiamo diritto, dopo 1,5 km incrociamo una strada asfaltata e proseguiamo diritto sulla carrareccia. Arrivati a Remondo, nei pressi del cimitero, e giriamo a destra, in piazza a sinistra per Gambolo, subito dopo la chiesa a destra, e al successivo incrocio dritto, per una bella stradina asfaltata. In prossimità di un bivio a Y accanto alla zona militare imbocchiamo la strada bianca sulla sinistra, superiamo un passaggio a livello e subito dopo la SS 596, proseguiamo diritto. Al primo bivio, dopo circa 400m, giriamo a sinistra verso i tralicci, costeggiamo il recinto della zona militare e proseguiamo diritto, e dopo 300m, superato il canale e un filare di alberi, giriamo a destra, costeggiando il canale. Dopo una curva a gomito, superiamo un ponticello all'incrocio tra due canali, e lasciamo la carrareccia per un tratturo che costeggia il canale. Giunti in prossimità di una cascina, imbocchiamo la strada bianca che la costeggia sulla destra, al successivo bivio a T, in corrispondenza di una casetta recintata, giriamo a sinistra, arriviamo a un incrocio in prossimità di un cancello, dove giriamo a sinistra e subito a destra, verso est, e proseguiamo diritto, sperando il naviglio Langosco, fino ad arrivare in prossimità della circonvallazione di Tromello, dove la strada diventa asfaltata. Prima di superare un ponticello e immetterci su una strada trafficata, giriamo a sinistra imboccando la stradina che costeggia il canale, sbuchiamo sulla circonvallazione, che attraversiamo e proseguiamo diritto per il centro. Entrati in paese, alla fine di Via Corridoni giriamo a destra, in piazza Campegi a sinistra, al semaforo a destra per Garlasco, e superato il torrente Terdoppio a sinistra per Borgo San Siro. Subito dopo il passaggio a livello giriamo a destra per Via Cascinino, al bivio a Y subito dopo l'inizio dello sterrato lasciamo la strada principale per un tratturo sulla destra, al successivo incricio dritto, imboccando una strada bianca, superiamo il subdiramatore sinistro del Canale Cavour, le strada piega verso sud, supera di nuovo il canale, fino ad arrivare alla periferia di Garlasco, dove superato un passaggio a livello la strada diventa asfaltata. All'incrocio prendiamo a sinistra, e poi proseguiamo diritto verso il centro, per arrivare alla chiesa di S. Maria Assunta.
DOVE DORMIRE:Abbazia Sant'Albino
Indirizzo
|
Circonv.Est Viale Tiziano Vecellino, Mortara
|
Recapiti
|
I Responsabili sono P.Nunzio de Agostini e ClementinoPaggetti
Tel +39 0384 295327 ; Cell +39 347 7194503 |
Fascia di prezzo
|
10-12€
|
Numero posti
|
36
|
Basilica of
San Lorenzo. Difficult to date the ' birth of the collegiate church of San
Lorenzo Mortara , however it can be traced back to around 1300. It would be the
author of ' architect Bartolino Blotti of John. The church belongs to the
Lombard-Gothic style of the fourteenth century, its plan is rectangular , with
the longer sides coming together to lower the front and ' apse . Inside is
decorated with paintings by Procaccini , Gaudenzio Ferrari , Bernardino Lanino
, a shovel GB Crespi known as Cerano , an eighteenth-century painting of
Panfilo Nuvoloni and other attributed to the school of the Carracci. In the
Chapel of St. Joseph observing the wonderful golden Nativity of the sculptor
Lorenzo Mortara 1490 . We also find a copy of the famous Sacred Heart of
Ludovico Pogliaghi .
Abbey of
the Holy Cross. Begun in 1080 by Adam Mortara , served as the mother church of
'order Mortariense , fusosi in 1448 with the Lateran in Rome. The ' original
church was consecrated by Pope Urban II in 1096 and rebuilt in 1596 to designs
by Pellegrino Tibaldi. The interior has a single nave , with four chapels on
each side preserves precious paintings of the sixteenth century by Bernardino
Ferrari , Moncalvo , and the school of Cerano .
Abbey of
Sant ' Albino . Originally dedicated to St. Eusebius, is among the most famous
monuments of the Lomellina.Essa dates back to the fifth century , although it
was remodeled several times . 114 was equipped in a college of canons from the
famous abbot Alcuin Albino , former adviser of Charlemagne. In the Middle Ages
, pilgrims coming from Britain and France and headed to Rome , Sant Albino was
a stop on the path of spiritual obliged Via Francigena. The church, already
restored in the eleventh century , it was rebuilt in 1540 following the collapse
of the facade and part of the nave , the architectural style is thus born from
an original juxtaposition of the Romanesque style , easily recognizable in the
apse, and the Renaissance , evident in the nave and the façade, with a
triangular pediment and to which is prefixed a portico with three arches offset
with respect to the facade itself. The bell tower with a square base was also
rebuilt after being destroyed in 1253 by the soldiery in Milan. On the southern
side of the porch is set against a rural building , probably a survival of the
ancient convent attached to the temple, now largely in ruins, is undergoing
restoration .
On the
right side of the church there are the remains of the cloister, a brick porch
with wooden lintels and molded with a fourteenth-century Gothic window with
rural motifs , at the left side of the head opens a fountain surrounded by lush
vegetation .
Inside are
observable on the right, three frescoes painted in 1410 by Giovanni da Milano
and one depicting Saint Anthony Abbot , The baptism of Jesus and the Virgin
Enthroned with Sant'albino , St. Augustine and the customer. Fresco on the
bricks next to it you can see many signs therein engraved by pilgrims in memory
of their passage , the oldest date found is 1100. The monks of St. Albino
furonoprobabilmente struggling with the Canons of St. Mortaresi Cross. L '
order was suppressed by Pope Pius II, when the abbey was relegated to the
Commandery . S. Charles Borromeo, in apostolic visitation in 1578 called for a
restoration action . In the small church live the Renaissance style of the
facade and the nave to the classroom and the Romanesque style of the ' apse and
the bell tower. The ' Romanesque apse hanging arches illuminated by three
arched windows . The small bell tower dates back to the thirteenth century. All
'inside you can see frescoes by Giovanni da Milano 1410 and a fine table by
Paolo De Calino .
The Altar
of the Dead
During the
Lombard domination , the town is now called Mortara was known with the name of
the Pulchra Silva ( " Silvabella " ) , echoing lush forests full of
game .
According
to the legend, it was the bloody battle between the winning Charlemagne
defeated the Lombards and the Desire to make the name change in the name Ara
Mortis , or " altar of death." In viii century the Lombards , led by
King Desire, were threatened by the Frankish king Charlemagne. In the system of
alliances that, yes Charlemagne had married Ermengarde , daughter of Desire,
but he repudiated in 771 .
The army of
winnili ( this was the real name of the people coming from Pannonia , the term
" Lombard " is nothing more than the Italic nickname given to them
afterwards) had already suffered heavy defeats and a new battle , which took
place at Locks of Susa, had seen a further defeat Lombard . The troops en route
, under the command of Desire, flowed slowly from west to east . On October 12,
a new 773 franc attack stopped the weary forces in Lombard Lomellina , at a
place called Pulchra Silva .
The battle
raged , bloody , for the entire day . The winnili defended strenuous
mind, but
succumbed to the dominant, better armed and better organized troops of
Charlemagne.
It is said
that , at the end of the battle, they were dead on the ground 32,000 and 44,000
francs Lombards and an indeterminable number of wounded. The less convincing
side of the story is that of the fight, mentioned by chroniclers of later times
, on the ground Mortara were never found the slightest trace of either the
minimum finding. Somewhat strange, for a battle that engaged hundreds of
thousands of soldiers with weapons , beasts of burden and baggage . History or
legend? So be it.
If the
victory , real or legendary , smiled to Charlemagne , the Frankish king ,
however, was paid a high price , since he had to mourn the death of two of its
most valiant defenders , Amelio Auvergne and Friend of Beyre , whose death
inspired many songs deeds of the French. Both French , childhood friends ,
after many vicissitudes had enlisted in the army together franc. Born on the
same day , died at the same moment on the battlefield . At the suggestion of
the Bishop of Vercelli , Charlemagne ordered a burial separated into two
different churches , but their bodies were found later buried in the same grave
. The event miracoliso allowed the beatification of the two characters and
endorsement of a more dignified burial in the Abbey of Sant'Albino , made her worthy and magnificent benevolence of the same Charlemagne.
The Via
Francigena
Mortara -
Garlasco
Place of
departure : Mortara , Train Station
Place of
arrival : Garlasco , Cathedral Square
Total
duration of journey : 6h 00 '
Distance
covered ( km): 20.97
Difficulty:
Medium
classification
Recommended
season: Spring, Summer , Autumn
Medium used
: Walking
Signs:
No sign
Specifications
Paved roads
(% ): 35
Dirt roads
(% ): 61
Mountain
track (%): 5
Difference
in height (m): 0
Downhill (m
): 15
Highest
altitude (m): 110
Notes on
the trail: A luga stage , unexpectedly beautiful , passing through countryside
, canals, farms, rice paddies. Savor the taste to walk without watching where
we put our feet immersed in our thoughts. On nice days we will see in North
Monte Rosa and the entire Alpine range . Very beautiful landscapes reflected in
the water of the canals and rice paddies (when flooded) .
Leaving
behind the station Mortara , continue straight on Via Garibaldi, we follow up
to City Hall , where you turn left for Contrada San Lorenzo , Via Pollini , at
the intersection with Contrada di Loreto , turn left and then immediately right
, cross the intersection with Via Ariosto and turn right to Via Pavese . After
about 500m take the left Via White Houses , go over the ring road and continue
straight , taking a nice road. At the end of the forest continue straight along
the canal , the road takes us into the fields, overcome the Diramatore Right
Channel Cavour and continue straight , after 1.5 km you cross a paved road and
continue straight on the dirt track . Once in Remondo , near the cemetery , and
turn right in the square at the left to Gambolo , just after the church on the
right , and straight on at the next junction , for a nice paved road . In the
vicinity of a Y junction next to a military zone take the dirt road on the
left, we pass a level crossing and immediately after the SS 596, continue
straight . At the first junction after about 400m, turn left towards the
pylons, go along the fence of the military zone and continue straight and after
300m , cross the canal and a line of trees , turn right along the canal . After
a sharp bend , we pass a small bridge at the intersection of two channels, and
leave the cart for a sheep track that runs alongside the canal. Once in the
vicinity of a farm , take the dirt road that hugs the right , at the next T
junction , at a gated house , turn left , we arrive at an intersection near a
gate , where we turn left and immediately to the right, toward the east, and
continue straight , hoping the ship Langport , until you get close to the ring
road Tromello , where the road becomes paved . Before you cross a bridge and
introduce us to a busy road, we turn left onto the road that runs along the
canal, we came out on the ring road , we cross and go straight to the center.
Enter town , at the end of Via Corridoni turn right , in the square Campegi
left at the traffic light on the right to Garlasco , and passed the river
Terdoppio left to Borgo San Siro. Immediately after the level crossing turn
right to Via Cascinino , the Y junction immediately after the start of the dirt
road we leave the main road for a sheep track on the right , the next incricio
straight along a dirt road , we pass the subdiramatore left Channel Cavour ,
the road bends to the south, beyond the channel again , until you reach the
outskirts of Garlasco , passing a level crossing where the road becomes paved.
At the intersection take a left , then go straight to the center , to the
church of St. Maria Assunta.
WHERE TO
STAY : Abbey Sant'Albino
address
Circonv.Est Vecellino Titian Avenue , Mortara
contact
The leaders
are P.Nunzio de Agostini and ClementinoPaggetti
Tel +39
0384 295327 , Cell +39 347 7194503
Price range
10-12 €
Basilique de San Lorenzo. Difficile de dater la «naissance
de l'église collégiale de San Lorenzo Mortara, mais il peut être retracée à
environ 1300. Il serait l'auteur de l'architecte Bartolino Blotti de John.
L'église appartient au style lombard-gothique du XIVe siècle, son plan est
rectangulaire, avec les côtés les plus longs se réunir pour abaisser l'avant et
'abside. L'intérieur est décoré de peintures par Procaccini, Gaudenzio Ferrari,
Bernardino Lanino, une pelle Go Crespi connu comme Cerano, une peinture du
dix-huitième siècle de Panfilo Nuvoloni et autre attribué à l'école des
Carrache. Dans la chapelle de Saint-Joseph observer la magnifique Nativité or
du sculpteur Lorenzo Mortara 1490. Nous constatons également une copie de la
célèbre Sacré-Cœur de Ludovico Pogliaghi.
Abbaye de Sainte-Croix. Commencée en 1080 par Adam Mortara,
a servi l'église mère de «l'ordre Mortariense, fusosi en 1448 avec le Latran à
Rome. Le 'église a été consacrée par le pape Urbain II en 1096 et reconstruit
en 1596 selon les plans de Pellegrino Tibaldi. L'intérieur a une seule nef,
avec quatre chapelles de chaque côté conserve des peintures précieuses du XVIe
siècle par Bernardino Ferrari, Moncalvo, et l'école de Cerano.
Abbaye de Sant 'Albino. Initialement dédiée à Saint- Eusèbe,
est parmi les plus célèbres monuments de la Lomellina.Essa remonte au Ve
siècle, mais il a été rénové à plusieurs reprises. 114 a été équipé dans un
collège de chanoines de la célèbre abbé Alcuin Albino, ancien conseiller de
Charlemagne. Au Moyen Age, les pèlerins en provenance de Grande-Bretagne et la
France et se dirigea vers Rome, Sant Albino est un arrêt sur le chemin
spirituel obligé Via Francigena. L'église, déjà restauré au XIe siècle, elle
fut reconstruite en 1540 suite à l'effondrement de la façade et une partie de
la nef, le style architectural est donc né d'une juxtaposition d'origine de
style roman, facilement reconnaissable dans l'abside, et de la Renaissance,
évident dans la nef et la façade, d'un fronton triangulaire et qui est précédée
d'un portique à trois arcs décalés par rapport à la façade elle-même. Le clocher à base carrée a également
été reconstruit après avoir été détruit en 1253 par les soldats à Milan. Sur le
côté sud du porche est placée sur un bâtiment rural, probablement une
survivance de l'ancien couvent attaché au temple, maintenant en grande partie
en ruines, est en cours de restauration.
Sur le côté
droit de l'église se trouvent les vestiges du cloître, un porche en briques
avec des linteaux en bois et moulé avec une fenêtre gothique du XIVe siècle,
avec des motifs rurales, sur le côté gauche de la tête ouvre une fontaine
entourée d'une végétation luxuriante.
A
l'intérieur sont observables sur la droite, trois fresques peintes en 1410 par
Giovanni da Milano et un représentant Saint Antoine Abbé, Le baptême de Jésus
et la Vierge couronnée avec Sant'albino, Saint-Augustin et le client. Fresque
sur les briques à côté de lui, vous pouvez voir de nombreux signes qui y sont
gravés par les pèlerins en souvenir de leur passage, la date la plus ancienne
trouvée est de 1100. Les moines de Saint- Furonoprobabilmente albinos aux prises
avec les chanoines de Saint-Mortaresi Traverser. L 'ordonnance a été
supprimé par le pape Pie II, lorsque l'abbaye a été relégué à la Commanderie. S. Charles-Borromée, en visite
apostolique en 1578 a appelé à une action de restauration. Dans la petite
église vivre style Renaissance de la façade et la nef de la salle de classe et
le style roman de la 'abside et le clocher. Les «arches romanes de l'abside suspendus éclairés par trois fenêtres
cintrées. Le petit clocher datant du XIIIe siècle. Tous les 'intérieur vous
pouvez voir des fresques de Giovanni da Milano 1410 et une belle table par
Paolo De Calino.
L'Autel des
morts
Au cours de
la domination lombarde, la ville est maintenant appelé Mortara a été connu sous
le nom de la Pulchra Silva ("SILVABELLA"), faisant écho à des forêts
luxuriantes giboyeuses.
Selon la légende, c'est la bataille sanglante entre le
Charlemagne gagner vaincu les Lombards et le désir de faire le changement de
nom dans le nom Ara Mortis, ou «autel de la mort." En viii e siècle, les
Lombards, menée par le roi Désir, ont été menacés par le roi franc Charlemagne.
Dans le système d'alliances qui, oui Charlemagne avait épousé Ermengarde, fille
du désir, mais il répudié en 771.
L'armée de Winnili (ce qui était le vrai nom des gens venant
de Pannonie, le terme «Lombard» n'est rien de plus que le surnom Italique
donnée à eux par la suite) avait déjà subi de lourdes défaites et une nouvelle
bataille, qui a eu lieu aux écluses de Suse, avait connu une nouvelle défaite
Lombard. Les troupes en cours
de route, sous le commandement du Désir, coulaient lentement de l'ouest vers
l'est. Le 12 Octobre, une nouvelle attaque 773 francs arrêté les forces
fatigués à Lombard Lomellina, à un endroit appelé Pulchra Silva.
La bataille fait rage, sanglante, pour toute la journée. Le
Winnili défendu intense
l'esprit, mais il a succombé aux meilleures troupes
dominantes, armés et mieux organisés de Charlemagne.
Il est dit que, à la fin de la bataille, ils étaient morts
sur le terrain 32 000 et 44 000 francs Lombards et un nombre indéterminable de
blessés. Le côté moins convaincante de l'histoire est celle de la lutte,
mentionnée par les chroniqueurs de temps plus tard, sur le terrain Mortara
n'ont jamais trouvé la moindre trace de l'une des conclusions de minimum. Un peu étrange, pour une bataille
qui a engagé des centaines de milliers de soldats avec des armes, des bêtes de
somme et des bagages. Histoire ou légende? Ainsi soit-il.
Si la
victoire, réel ou légendaire, sourit à Charlemagne, roi des Francs, cependant,
a été payé un prix élevé, car il a dû pleurer la mort de deux de ses plus
vaillants défenseurs, Amelio Auvergne et ami de Beyre, dont la mort a inspiré
de nombreuses chansons actions du français. Deux, amis d'enfance, après de
nombreuses vicissitudes s'étaient enrôlés dans l'armée ainsi que le franc
français. Né le même jour, mort au même moment sur le champ de bataille. À la
suggestion de l'évêque de Verceil, Charlemagne a ordonné un enterrement séparé
en deux églises différentes, mais leurs corps ont été retrouvés plus tard
enterré dans la même tombe. L'événement a permis miracoliso la béatification
des deux personnages et l'approbation d'un enterrement plus digne dans l'abbaye
de Sant'Albino, a fait ses bienveillance digne et magnifique de la même
Charlemagne.
La Via Francigena
Mortara-Garlasco
Lieu de départ: Mortara, la gare
Lieu d'arrivée: Garlasco, Place de la Cathédrale
Durée
totale du voyage: 6h 00 '
Distance
parcourue (km): 20.97
Difficulté:
Moyenne
Classification
Période
recommandée: Printemps, Eté, Automne
Moyen
utilisé: Marche
Signes:
Aucun signe
Caractéristiques
Les routes
revêtues (en%): 35
Les chemins
de terre (en%): 61
piste de montagne (en%): 5
Différence de hauteur (m): 0
Descente (m): 15
Plus haute altitude (m): 110
Notes sur le parcours: une étape de Louga, de façon
inattendue belles, en passant par la campagne, les canaux, les fermes, les
rizières. Savourez le goût de
marcher sans regarder où nous mettons les pieds plongés dans nos pensées. Aux
beaux jours, nous allons voir dans le Nord Monte Rosa et l'ensemble des Alpes.
Très beaux paysages reflètent dans l'eau des canaux et des rizières inondées
(quand).
Laissant derrière la station Mortara, continuer tout droit
sur la Via Garibaldi, nous suivons jusqu'à la mairie, où vous tournez à gauche
pour Contrada San Lorenzo, Via Pollini, à l'intersection avec Contrada di
Loreto, tournez à gauche, puis immédiatement à droite, traverser l'intersection
avec Via Ariosto et tourner à droite pour Via Pavese. Après environ 500m prendre à gauche Via maisons
blanches, aller sur la rocade et continuer tout droit, en prenant une belle
route. A la fin de la forêt, continuer tout droit le long du canal, la route
nous emmène dans les champs, surmonter la Diramatore canal droit Cavour et
continuer tout droit, au bout de 1,5 km, vous traversez une route goudronnée et
continuer tout droit sur le chemin de terre. Une fois dans Remondo, près du
cimetière, et tournez à droite sur la place de la gauche à Gambolo, juste après
l'église sur la droite, et tout droit au prochain carrefour, pour une belle
route goudronnée. Dans le voisinage d'une jonction Y à côté d'une zone
militaire prendre le chemin de terre sur la gauche, nous passons un passage à
niveau et immédiatement après la SS 596, continuer tout droit. Au premier
carrefour après environ 400m, tourner à gauche vers les pylônes, aller le long
de la clôture de la zone militaire et continuer tout droit et après 300m,
traverser le canal et une ligne d'arbres, tourner à droite le long du canal.
Après un virage, nous passons un petit pont à l'intersection de deux voies, et
laissons le panier pour une piste de moutons qui longe le canal. Une fois à
proximité d'une ferme, prendre le chemin de terre qui longe le droit, à la prochaine
intersection en T, dans une maison fermée, tourner à gauche, nous arrivons à
une intersection près d'une porte, où nous tournons à gauche et immédiatement
vers la droite, vers l'est, et continuer tout droit, en espérant que le navire
Langon, jusqu'à ce que vous obtenez près de la rocade Tromello, où la route
devient pavée. Avant de traverser un pont et nous présenter à une route très
fréquentée, nous tournons à gauche sur la route qui longe le canal, nous sommes
sortis sur la rocade, nous traversons et aller directement au centre. Entrez
la ville, à la fin de la Via Corridoni tourner à droite, dans le Campegi carré
à gauche au feu de circulation sur le droit de Garlasco, et passé la rivière
Terdoppio gauche à Borgo San Siro. Immédiatement après le passage à niveau,
tourner à droite à Via Cascinino, la jonction Y immédiatement après le début de
la route de terre, nous quittons la route principale pour une piste de moutons
sur la droite, la prochaine incricio droite le long d'un chemin de terre, nous
passons la subdiramatore Channel gauche Cavour, les virages de la route vers le
sud, au-delà du canal de nouveau, jusqu'à ce que vous atteignez la périphérie
de Garlasco, en passant un passage à niveau où la route devient pavée. À
l'intersection, prendre à gauche, puis tout droit vers le centre, à l'église de
Saint- Maria Assunta.
OÙ SE LOGER: Abbaye Sant'Albino
Adresse
Circonv.Est Vecellino Titien Avenue, Mortara
Contacter
Les
dirigeants sont P.Nunzio de Agostini et ClementinoPaggetti
Tel +39
0384 295327, Cell +39 347 7194503
Gamme de
prix
10-12 €
Nombre de
places
36
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