GARLASCO
Storia
L e origini di Garlasco, antichissime, sono avvolte dal mistero che avvolge la leggendaria città di Antona.
Un importante sito archeologico è stato rinvenuto nei pressi del santuario della Madonna della Bozzola, a nord dell'attuale centro abitato: qui, secondo alcuni storici, sorgeva Antona, il cui toponimo deriva forse dal celtico an thon, che significa "bosco elevato". Secondo un'altra interpretazione, il nome trarrebbe origine da ad tumulis, poi storpiato in Antona, a testimonianza del
la battaglia del 218 a . C. fra i cartaginesi e i romani. Sul terrazzo prospiciente il Ticino esisteva una vasta necropoli gallica, cui potrebbe essere seguito uno stanziamento romano.
Già nel 1938 scavi archeologici avevano portato alla luce anfore, urnette cinerarie e suppellettili vasarie risalenti in parte alla civiltà gallica e in parte all'età romana (dal n secolo a. C. al v secolo d.C.). In questo luogo, probabilmente un vicus (aggregato romano di case e terreni) da cui partiva la strada militare che portava al fiume, sono state rinvenute anche diverse mo
nete imperiali del iv secolo d. C.
La comunità di Garlasco ha sempre considerato sacro il luogo leggendario di Antona tanto da dedicargli, già dal secolo xvi, la via interna che successivamente sbuca in località Sort, sulla costa del Ticino.
Chiesa di S. Maria Assunta. Fu costruita su progetto dell' architetto Girolamo Regina di Pavia sulle rovine di una preesistente chiesa. L' interno è a tre navate, con una cupola grandiosa. Da vedere l' altare maggiore, il tabernacolo con la porta in argento, il pulpito del 1818 con tre bassorilievi in marmo di Carrara. Notevoli sono anche un bassorilievo settecentesco della Vergine. Da visitare sono la chiesa barocca della S.S. Trinità, sede dell' omonima confraternita, ricostruita nel 1712, la chiesa di San Rocco e la cappelletta della Madonna della Neve del 1841.
Le Bozzole
Racconta la tradizione che l'intera area su cui oggi sorge il santuario della Madonna della Bozzola fosse interamente ricoperta di piante di biancospino, in dialetto lomellino bòsla, e che ospitasse una risorgiva a cui erano attribuite proprietà terapeutiche.. Dopo il primo concilio ecumenico di Nicea (325) fu edificata nel luogo una modesta cappellina che ospitava una immagine della Madonna. Un balzo di oltre mille anni, ed eccoci intorno al 1460, quando il
pittore Agostino da Pavia, ingaggiato dal feudatario di Garlasco, marchese Castiglioni, per affrescare la cappella privata del suo castello, guadando a cavallo il Ticino, si trovò prigioniero di un mulinello, dal quale si salvò miracolosamente. Giunto a riva, si riparò da un improvviso temporale sotto l'antica cappellina, e si ripromise, in segno di ringraziamento alla Vergine Maria per avergli salvata la vita, di riaffrescarla con una nuova immagine.
L'affresco della Vergine miracolosa che ancor oggi viene venerato nel santuario(strappato e ricollocato) è il frutto visibile del voto di Agostino da Pavia. Alcuni anni dopo, e precisamente la prima domenica di settembre del 1465, una bambina tredicenne sordomuta, di nome Maria, che era solita pascolare il gregge nei pressi dalla cappella, ai piedi della quale non mancava di soffermarsi in preghiera, vide apparire sopra un cespuglio di biancospino
Da allora la giovinetta fu chiamata Benedetta e venne presa sotto la protezione del parroco locale, dopo di che entrò in un ordine monastico di clausura. Naturalmente furono iniziati in gran fretta i lavori di edificazione del santuario. La prima chiesetta costruita dai fedeli corrisponde all'attuale presbiterio e allo spazio sottostante la cupola dell'attuale costruzione. Nei primi anni del Seicento, causa l'affluenza di un sempre maggior numero di pellegrini, fu necessario un ulteriore ampliamento della chiesa. Nel 1931 Mons. Scapardini, Vescovo di Vigevano, incoronò il simulacro della Madonna come "Regina della Lomellina". All'interno del santuario, nella cappella del Cristo Morto, l'immagine della Madonna è circondatala statue lignee, i cosidetti «Karagnòn d'la Bosla» - cioè i Piangenti che, insieme all'Addolorata piangono la morte di Gesù – che sono di autore ignoto e recano la data del 1772. II gruppo è sempre stato non solo un richiamo per i fedeli ma anche un modo di dire dialettale per definire persone che piangono di sovente. Uno storico di
Garlasco, Francesco Fanchini, gli ha dedicato (1971) una poesia in vernacolo di cui pubblichiamo una parte. «A jan mis le, duzent'an fa/ i nos vègg cun I'ìntension,/ no da pians, ma da prigà/ e adès ja ciaman: I Caragnon./ Quand l'è Pasqua, i Viginon/ i rivan chi'me i sfularmà,/ drenta in Cèsa e subit là/ ciamà grasi e solusion».
Nelle stalle delle cascine lomelline, dopo la recita del rosario, era usanza comune che le mamme raccontassero di come le statue erano arrivate nel santuario per miracolo.
II santuario, che nel 1927 è stato aggregato alla basilica vaticana di San Pietro come basilica minore, è ancor oggi meta di migliaia di pellegrini, che vi si riversano, soprattutto il giorno di Lunedì dell'Angelo (Pasquetta) per impetrare l'intercessione della Madonna.
Anche qui la terna acqua/apparizione mariana/fanciulla veggente costituisce un tema fondante per la sublimazione delle pagane virtù medicamentose dell'acqua.
Date del santuario: costruzione della chiesa nel 1500, di una seconda nel 1623 e di ulteriori lavori nel 1785. L ' interno ha pianta a croce greca, con una cupola ottagonale e tele del garlaschese Sampietro e vigevanese Garberini.
ACQUE MIRACOLOSE settembre 2009
Garlasco, responso finale della ASL: acqua potenzialmente cancerogena
Doccia fredda per le migliaia di persone che si sono messe in viaggio verso il “pozzo dei miracoli”.
La ASL locale ha dichiarato non potabile l’acqua che sgorga dalla fonte di Ivo Pignatti che presenta livelli di ferro e manganese superiori alla media: quattro e sette volte rispetto allo standard.
«Devo appendere il cartello, ma mi ha detto il vicesindaco che si può continuare a bere,» sostiene Ivo, ma dalle pagine de “La Provincia Pavese” di oggi si apprende che le cose non stanno così.
La scorsa domenica oltre 11mila persone si sono recate alla cascina Prevosta, tra polvere, insulti dei contadini locali e ore in macchina sopportando il caldo afoso.
I disagi sono stati notevoli. Nella stradina non asfaltata, infatti, passano a malapena due macchine. C’è stato un viavai di trattori che provavano ad aiutare le auto che cadevano nei fossi, urla tra gli automobilisti inviperiti dopo essere rimasti bloccati al caldo per ore, ansiosi di prelevare almeno una bottiglia della “prodigiosa” acqua.
I residenti locali, 8 famiglie, sono intrappolati nelle loro abitazioni. Un uomo, che nei giorni scorsi ha provato a protestare con il proprietario della fonte, è stato rispedito a casa tra le urla del Pignatti e i volti minacciosi dei “pellegrini”.
«Sto guarendo delle persone! Ogni pellegrino ti “appenderebbe all’albero” per le tue lamentele, sei uno sciocco… non capisci che stai disturbando?»
La Curia, intanto, continua a tacere e tiene le distanze. «Per vie traverse,» svela Ivo, «mi hanno chiesto di portare una bottiglia al vescovo di Vigevano, che ne ha bisogno…».
Doccia fredda per le migliaia di persone che si sono messe in viaggio verso il “pozzo dei miracoli”.
La ASL locale ha dichiarato non potabile l’acqua che sgorga dalla fonte di Ivo Pignatti che presenta livelli di ferro e manganese superiori alla media: quattro e sette volte rispetto allo standard.
«Devo appendere il cartello, ma mi ha detto il vicesindaco che si può continuare a bere,» sostiene Ivo, ma dalle pagine de “La Provincia Pavese” di oggi si apprende che le cose non stanno così.
La scorsa domenica oltre 11mila persone si sono recate alla cascina Prevosta, tra polvere, insulti dei contadini locali e ore in macchina sopportando il caldo afoso.
I disagi sono stati notevoli. Nella stradina non asfaltata, infatti, passano a malapena due macchine. C’è stato un viavai di trattori che provavano ad aiutare le auto che cadevano nei fossi, urla tra gli automobilisti inviperiti dopo essere rimasti bloccati al caldo per ore, ansiosi di prelevare almeno una bottiglia della “prodigiosa” acqua.
I residenti locali, 8 famiglie, sono intrappolati nelle loro abitazioni. Un uomo, che nei giorni scorsi ha provato a protestare con il proprietario della fonte, è stato rispedito a casa tra le urla del Pignatti e i volti minacciosi dei “pellegrini”.
«Sto guarendo delle persone! Ogni pellegrino ti “appenderebbe all’albero” per le tue lamentele, sei uno sciocco… non capisci che stai disturbando?»
La Curia, intanto, continua a tacere e tiene le distanze. «Per vie traverse,» svela Ivo, «mi hanno chiesto di portare una bottiglia al vescovo di Vigevano, che ne ha bisogno…».
history
The origins
and Garlasco , ancient , are shrouded in mystery that surrounds the legendary city
of Antona . An important archaeological site was found near the shrine of Our
Lady of Bozzola , north of the town : here , according to some historians ,
stood Antona, whose name derives from the Celtic maybe an thon , meaning "
high wood " . According to another interpretation , the name has its
origin from to tumulis , then crippled by Antona , reflecting the the battle of
218 BC. C. between the Carthaginians and the Romans . On the terrace
overlooking the Ticino there was a vast necropolis Gallic , which could be
followed a Roman settlement . Already in 1938, archaeological excavations
brought to light vases , cinerary urns and ornaments vasarie dating back in
part to the Gallic civilization and in part to Roman times (from the second
century . C. to the fifth century AD). In this place , probably a vicus
(aggregate of Roman houses and land ) from where it started the military road
leading to the river, were also found in several mo imperial coins of the
fourth century AD . C. The community of Garlasco has always been considered a
sacred place of legendary Antona enough to dedicate , as early as the sixteenth
century , the internal street that comes out later in Sort resort on the coast
of Ticino. Church of St. Maria Assunta. It was built on the project of '
architect Girolamo Queen of Pavia on the ruins of an earlier church. The '
interior has three naves, with a grand dome . To see the ' altar , the
tabernacle with the door in silver , the pulpit of 1818 with three bas-reliefs
in marble of Carrara. Noteworthy are also an eighteenth-century bas-relief of
the Virgin. Worth visiting are the baroque church of S.S. Trinity , home of the
' brotherhood of the same name , which was rebuilt in 1712 , the church of San
Rocco and the chapel of the Madonna della Neve 1841 .
the Bozzole
The
tradition tells that the entire area on which now stands the shrine of Our Lady
of Bozzola was completely covered with plants of hawthorn, dialect Lomellina
bòsla , and that it provided a spring to which they were attributed therapeutic
properties .. After the first ecumenical council of Nicaea (325) was built in
place a modest chapel that housed a statue of Our Lady . A jump of more than a
thousand years, and here we are around 1460 , when the painter Agostino da
Pavia, hired by the feudal lord of Garlasco , the Marquis Castiglioni , to
fresco the chapel of his castle , horse wading in the Ticino , he found himself
caught in a whirlpool, from which miraculously survived . Arrived at the shore,
took shelter from a sudden storm under the old chapel , and he promised himself
, as a sign of gratitude to the Virgin Mary for having saved the life of riaffrescarla
with a new image. The miraculous fresco of the Virgin which is still venerated
in the sanctuary ( ripped and replaced ) is the visible result of the vote by
Agostino da Pavia . A few years later , namely, on the first Sunday of
September of 1465 , a thirteen year old deaf-mute girl , named Mary , who used
to graze his flock near the chapel at the foot of which did not fail to linger
in prayer , he saw appear over a bush hawthorn the Virgin Mary, who encouraged
her to trust you and predicted the imminent recovery ( "Your tongue will
melt and you will speak '), adding:" It should be ' I want to say here
aigarlaschesi a sanctuary for the protection of all lomellina . Will be many
graces that scatter in this place, that my children will experience the
treasures of my mercy. " Since then, the girl was called Blessed and was
taken under the protection of the local parish priest , after which he entered
a cloistered monastic order . Course was begun in a big hurry the construction
work of the sanctuary. The first church built by the faithful corresponds to
the current presbytery and the space under the dome of the building . In the
early years of the seventeenth century , due to the influx of an increasing
number of pilgrims , it was necessary to further expansion of the church. In 1931
Bishop Scapardini , Bishop of Vigevano , crowned the statue of the Virgin Mary
as the "Queen of Lomellina ." Inside the sanctuary , in the chapel of
the Dead Christ , the image of the Madonna is circondatala wooden statues , the
so-called " Karagnòn of the Bosla " - that is the Weeping who, along
Sorrows mourn the death of Jesus - that are unknown author and shall bear the
date of 1772 . Group II has always been not only a reminder to the faithful but
also a way of saying dialect to define people who weep often . A historian of Garlasco
, Francis Fanchini , dedicated to him (1971) a poem in the vernacular of which
we publish a part. "At the mis jan , duzent'an ago / nos the SEER cun
I'ìntension , / no pians to , but prigà / ja ciaman and Adès : The Caragnon . /
Quand l' is Easter, Viginon / About the Rivan ' the sfularmà me , / Drenta in
Cèsa and there subit / Ciama grasi and solusion . " In the stables of the
farms lomelline , after the recitation of the rosary , it was common practice
that mothers would tell of how the statues had come into the sanctuary by a
miracle. The sanctuary , which in 1927 was aggregated to the Vatican basilica
of St. Peter's basilica minor, it is still visited by thousands of pilgrims who
flock there , especially on the day of Easter Monday ( Easter Monday ) to
implore the intercession of the Madonna . Here, too, the triad water / Marian
apparition / girl seer is a fundamental theme for the sublimation of pagan
virtue medications water . Dates of the sanctuary building of the church in
1500, a second in 1623 and further work in 1785. The ' interior has a Greek
cross plan , with an octagonal dome and paintings of John Dory and garlaschese
vigevanese Garberini .
MIRACLE
WATER September 2009
Garlasco ,
final response of ASL water potentially carcinogenic
Cold shower
for the thousands of people who have made traveling to the " well of miracles." The local ASL has pleaded not drinking the
water that flows from the source of Ivo Pignatti presenting levels of iron and
manganese above the average , four and seven times than the standard. "I
have to hang the sign , but he said the deputy mayor that you can continue to
drink , " says Ivo , but from the pages of "La Provincia Pavese
" Today we learn that things are not so . Last Sunday more than 11
thousand people came to the farm Prevosta , including dust , insults local
farmers and hours in the car bearing the scorching heat . The hardships were
remarkable. In the dirt road , in fact , pass barely two machines. There was a
parade of tractors that tried to help the cars that fell in the ditches ,
screaming among motorists incidents in which angry after being stuck in the
heat for hours, eager to take at least one bottle of the " miraculous
" water. Local residents , 8 families are trapped in their homes. A man,
who in recent days has tried to complain to the owner of the source , was sent
home from the screams of Pignatti and menacing faces of the "
pilgrims" . "I'm healing people ! Every pilgrim will " would
hang the tree " for your complaints , you're a fool ... I do not know who
you're messing up ? " The Curia , meanwhile, remains silent and keeps his
distance. 'In a roundabout way , " reveals Ivo , " they asked me to
bring a bottle to the Bishop of Vigevano , who needs it ... ".
histoire
Les origines et Garlasco , antique, sont entourées de
mystère qui entoure la ville légendaire de Antona . Un important site
archéologique a été découvert près du sanctuaire de Notre-Dame de Bozzola , au
nord de la ville : ici , selon certains historiens , se Antona , dont le nom
dérive du celtique peut-être un thon , ce qui signifie " haut bois "
. Selon une autre interprétation , le nom a son origine à tumulis , alors
paralysé par Antona , reflétant la la bataille de 218 av . C. entre les Carthaginois et les Romains . Sur
la terrasse donnant sur le Tessin il y avait une vaste nécropole gauloise , qui
pourrait être suivi d'une colonie romaine . Déjà en 1938 , des fouilles archéologiques ont permis de vases lumineux
, urnes cinéraires et ornements vasarie datant en partie de la civilisation
gauloise et en partie à l'époque romaine ( du IIe siècle . C. à la cinquième
siècle de notre ère ) . Dans ce lieu , probablement un vicus ( agrégat de
maisons romaines et terre ), d'où il a commencé la route militaire menant à la
rivière , ont également été trouvés dans plusieurs mo monnaies impériales du
quatrième siècle de notre ère . C. La communauté de Garlasco a toujours
été considéré comme un lieu sacré de Antona légendaire assez de consacrer , dès
le XVIe siècle , la rue intérieure qui vient plus tard dans Trier station sur
la côte du Tessin . Eglise de Saint- Maria Assunta . Il a été construit sur le projet de l'architecte Girolamo Reine de Pavie sur les ruines d'une
ancienne église . Le ' intérieur a trois nefs , avec une grande coupole
. Pour voir l' ' autel , le tabernacle avec la porte en argent , la chaire de
1818 avec trois bas-reliefs en marbre de Carrare . Il faut signaler aussi un
dix-huitième siècle bas-relief de la Vierge . A visiter sont l'église baroque
de S.S. Trinity , la maison de la « confrérie du même nom , qui a été
reconstruit en 1712 , l'église de San Rocco et la chapelle de la Madonna della
Neve 1841
le Bozzole
La tradition indique que l'ensemble de la zone sur laquelle
se trouve aujourd'hui le sanctuaire de Notre-Dame de Bozzola était complètement
recouvert de plantes d'aubépine , dialecte Lomellina bosla , et qu'il a fourni
un ressort de laquelle ils ont été attribués propriétés thérapeutiques .. Après
le premier concile œcuménique de Nicée ( 325 ) a été construit à la place une
modeste chapelle qui abritait une statue de Notre-Dame . Un saut de plus de
mille ans , et nous sommes ici autour de 1460, lorsque le peintre Agostino da
Pavia , embauché par le seigneur féodal de Garlasco , le marquis Castiglioni ,
à fresque de la chapelle de son château , cheval pataugeant dans le Tessin , il
se trouve pris dans un tourbillon , à partir de laquelle a miraculeusement
survécu . Arrivé à la rive , ont pris l'abri d'une tempête soudaine vertu de
l'ancienne chapelle , et il se promettait , comme un signe de reconnaissance à
la Vierge Marie pour avoir sauvé la vie de riaffrescarla avec une nouvelle
image . La fresque miraculeuse de la Vierge qui est encore vénérée dans le
sanctuaire ( arraché et remplacé ) est le résultat visible du vote par Agostino
da Pavia . Quelques années plus tard , à savoir , le premier dimanche de
Septembre de 1465 , un vieux de treize ans sourd-muet fille , nommée Marie ,
qui sert à faire paître son troupeau près de la chapelle au pied de qui n'a pas
manqué de s'attarder dans la prière , il a vu apparaître sur un buisson
aubépine
la Vierge Marie , qui l'encourage à vous faire confiance et
prédit la reprise imminente ( " Votre langue fondra et vous parler ») ,
ajoutant : " Il devrait être :« Je tiens à dire ici aigarlaschesi un
sanctuaire pour la protection de toutes les lomellina . Sera beaucoup de grâces
qui se dispersent dans cet endroit , que mes enfants connaîtront les trésors de
ma miséricorde . " Depuis lors , la jeune fille a été appelé bienheureux
et a été prise sous la protection du prêtre de la paroisse locale , après quoi
il est entré dans un ordre monastique cloîtrée . Cours a commencé dans une grande hâte le
travail de construction du sanctuaire . La première église construite par les
fidèles correspond au presbytère actuel et l'espace sous la coupole de
l'édifice . Dans les premières années du XVIIe siècle , en raison de l'afflux
d'un nombre croissant de pèlerins , il a été nécessaire à l'expansion de
l'église . En 1931, l'évêque Scapardini , évêque de Vigevano , couronné
la statue de la Vierge Marie comme la "Reine de la Lomellina . " A
l'intérieur du sanctuaire , dans la chapelle du Christ mort , l'image de la
Vierge est circondatala statues en bois, la soi-disant " Karagnòn du bosla
" - c'est le pleureur qui , le long Douleurs pleurent la mort de Jésus -
qui sont auteur inconnu et portent la date de 1772. Groupe II a toujours été
non seulement un rappel pour les fidèles , mais aussi une façon de dire
dialecte pour définir les personnes qui pleurent souvent . Un historien de Garlasco
, Francis Fanchini , qui lui est consacré (1971 ) un poème dans la langue
vernaculaire dont nous publions une partie . " A la mission janv, il ya
duzent'an / nos SEER cun I'ìntension , / aucun Pians à , mais PRIGA / ja ciaman
et Adès : . L' Caragnon / Quand l' est de Pâques, Viginon / A propos de la Riva
" la sfularmà moi , / Drenta Cesa et il Subit / CIAMA grasi et solusion
" . Dans les écuries de la fermes lomelline , après la récitation du
chapelet , il était courant que les mères dire de la façon dont les statues
étaient venus dans le sanctuaire par un miracle . Le sanctuaire , qui en 1927 a
été agrégé à la basilique Saint-Pierre de basilique mineure de Saint-Pierre ,
il est encore visité par des milliers de pèlerins qui y affluent , surtout le
jour de lundi de Pâques ( lundi de Pâques ) pour implorer l'intercession de la
Madonna . Ici aussi, la triade de l'eau / apparition mariale / fille voyant est
un thème fondamental pour la sublimation de païen médicaments de la vertu de
l'eau .Dates du bâtiment sanctuaire de l'église en 1500 , une seconde en 1623
et la poursuite des travaux en 1785 . Le ' intérieur a un plan en croix grecque
, avec une coupole octogonale et peintures de Jean -Pierre et garlaschese
Vigevanese Garberini .
MIRACLE EAU Septembre 2009
Garlasco , la réponse finale de l'eau ASL potentiellement
cancérigènes
Douche
froide pour les milliers de personnes qui ont fait voyager le " bien des
miracles . " L' ASL a plaidé non potable l'eau qui coule de la
source d' Ivo Pignatti présentant des niveaux de fer et de manganèse dessus de
la moyenne , quatre et sept fois plus que la norme . «Je dois accrocher le
signe , mais il a dit l'adjoint au maire que vous pouvez continuer à boire »,
dit Ivo , mais à partir des pages de " La Provincia Pavese "
Aujourd'hui , nous apprenons que les choses ne sont pas si . Dimanche dernier,
plus de 11 mille personnes sont venues à la ferme Prevosta , y compris la
poussière , les agriculteurs et les insultes heures locales dans la voiture
portant la chaleur torride . Les difficultés ont été remarquables . Dans le chemin de terre , en fait,
passer à peine deux machines . Il y avait un défilé de tracteurs qui a essayé
d'aider les voitures qui sont tombés dans les fossés , criant entre
automobilistes incidents au cours desquels colère après avoir été coincé dans
la chaleur pendant des heures , désireux de prendre au moins une bouteille de
l'eau «miraculeuse» .Les résidents locaux , 8 familles sont pris au piège dans
leurs maisons . Un homme , qui ces derniers jours a essayé de se plaindre au
propriétaire de la source , a été renvoyé à la maison les cris de Pignatti et
des visages menaçants des «pèlerins» .«Je suis guérir les gens ! Chaque pèlerin
" se bloquer l'arbre " pour vos plaintes , vous êtes un imbécile ...
je ne sais pas qui vous gâcher ? " La Curie , quant à lui , reste
silencieux et garde ses distances . «Dans une façon détournée », révèle Ivo ,
" ils m'ont demandé d'apporter une bouteille à l'évêque de Vigevano , qui
en a besoin ... " .
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